I rifiuti di plastica possono essere considerati ubiquitari, ma più abbondanti in mari e oceani, sia perché più rappresentati da un punto di vista areale, sia perché rappresentano il recapito finale delle plastiche disperse in ambito continentale. Da un punto di vista dimensionale, l’EFSA definisce come microplastiche le particelle di dimensioni comprese tra 0,1 e 5000 µm e nanoplastiche i frammenti che vanno da 0,001 a 0,1 µm. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite del 2016 solo il 9% dei 9 miliardi di tonnellate di plastica è stato riciclato; il resto è finito in discarica o direttamente o indirettamente negli oceani. Lo stesso rapporto valuta che 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vengano riversati ogni anno negli oceani.
Le plastiche impattano in modo importante la catena alimentare attraverso l’ingestione di particelle di differenti dimensioni da parte di tutte le specie ittiche (pesci, crostacei e molluschi). Il Convegno affronterà la dispersione delle plastiche nell’ambiente, gli effetti sulla biodiversità, la contaminazione della filiera ittica e i rischi per la salute umana.
L’evento, organizzato da Filiera21 insieme all’Università degli Studi di Bari e con il patrocinio del Comune di Taranto, si prefigge l’obiettivo di presentare studi e proposte utili a sviluppare soluzioni innovative sia per la rimozione che per la riduzione della plastica presente negli ambienti marini.
L’evento, trasmesso anche in streaming sulla pagina Facebook di Filiera 21, potrà essere seguito sulla piattaforma Teams.