Frodi e contraffazioni nella filiera olearia: strumenti innovativi per la tutela del consumatore

Il 23 gennaio 2020 presso la Sala Convegni Don Tonino Bello- Palazzo Chiaia-Napolitano dell’Università degli Studi  di Bari FILIERA21, rappresentata dagli avv.ti  Angela Quatela, Maria Cataldo e Maria Filomena Buccolieri,ha partecipato alla giornata dedicata ai lavori conclusivi dell’evento “Evoo Research’s Got Talent 2020” svoltosi a Bari dal 20 al 22 gennaio 2020, primo training congress internazionale dedicato ai giovani ricercatori esperti di olio di oliva, teso alla realizzazione di un network internazionale multidisciplinare esperto del prezioso alimento. Nella prima parte  dell’interessantissimo incontro di fronte ad una gremita platea di studiosi, ricercatori, produttori olivicoli e rappresentanti delle Istituzioni , si è data la parola alla ricerca finalizzata alla tutela del consumatore attraverso l’illustrazione di tre progetti:

1) Progetto COMPETITIVE, Capofila l’Università Federico II di Napoli e il Politecnico di Bari che ha studiato: a) il comportamento del consumatore rispetto ai claims pubblicitari; b) come il consumo di determinati alimenti  sostenga la prevenzione della salute; c) le tecniche altamente innovative per il filtraggio e la stabilizzazione della qualità del prodotto nel tempo; d) i metodi di comunicazione dell’alta qualità, il tutto finalizzato ad ottenere un miglioramento della competitività del settore oleario sia sotto l’aspetto del mercato che della qualità stessa del prodotto. Il progetto ha realizzato il gelato all’olio extra vergine d’oliva con la “coratina”, cultivar di eccellenza e punta di diamante per le straordinarie sue qualità nutrizionali;

2) Progetto S.O.S.,Capofila l’Università di Milano assieme ad altre Università italiane che ha finalizzato la ricerca alla sostenibilità lungo tutta la filiera attraverso il controllo con l’uso di sensori elettronici, veloci e non chimici sia sul campo coltivato attraverso strumenti atti a rilevare l’esatto stadio di maturazione delle olive, sia in azienda per la valutazione della qualità delle stesse. Si è parlato così anche del naso elettronico e di analisi con la spettroscopia NIR (Neon Infra Red) meno costose, meno inquinanti e più sicure rispetto a quelle tradizionali.  Il tutto per un  nuovo approccio di green solution al fine di dare valore alla filiera olearia attraverso i bassi costi ambientali per il controllo/gestione del processo;

3) Progetto VIOLIN, Capofila l’Università di Trento che ha realizzato invece una Banca dati, un data base degli oli DOP italiani  attraverso la campionatura degli olii di alta qualità sia con l’ausilio di tecniche analitiche che sensoriali  per misurazioni rapide con l’altrettanto utile scopo di individuare le associazioni migliori con gli altri alimenti nonché il recupero di nutraceutici dei prodotti di scarto.

Illustrati i progetti che hanno partecipato all’evento “Evoo Research’s Got Talent 2020”  si è parlato di come rafforzare la competitività dell’olio d’oliva Mediterraneo attraverso lo sviluppo di una rete internazionale per promuovere le proprietà dell’Olio Evo salutistico. A tal fine attraverso ARISTOIL, progetto di cooperazione internazionale di ricerca tra Spagna,Grecia, Cipro, Croazia ed Italia (Puglia e Sicilia) è stato introdotto il tema di come comunicare le ricerche svolte anche attraverso l’uso della tecnologia come l’aristometro che dall’intensità del colore individua la presenza dei polifenoli,sostanze antiossidanti in grado di garantire una vera e propria azione terapeutica, ciò per la migliore comprensione da parte del consumatore  dei claims  salutistici come “i polifenoli dell’olio d’oliva proteggono i lipidi del sangue dallo stress ossidativo”(Reg.438/2012). Il suddetto Claim salutistico è un’indicazione volontaria ma se inserita esige che la presenza dei polifenoli debba permanere dall’inizio dell’imbottigliamento sino alla data della scadenza.

Presentati i nuovi metodi di ricerca volti alla comprensione e comunicazione ai consumatori delle qualità nutrizionali ed organolettiche dell’olio salutistico, la giornata di studio ha lasciato spazio alle criticità del prezioso alimento in relazione alle frodi e/o alle contraffazioni di cui spesso è protagonista e ciò poiché trattasi di un liquido facilmente miscelabile. In questo solco si è inserito The Oleum Project, progetto europeo che ha coinvolto centri pubblici di ricerca, Università come quella di Bologna coordinatrice di una rete aggregativa consortile, finalizzato ad offrire le soluzioni migliori per proteggere la qualità e l’autenticità dell’olio d’oliva. Il progetto avviato nel 2016 ha affrontato le quattro principali lacune nelle attuali conoscenze: 1)miglioramento della legislazione; 2) revisione dei metodi; 3) armonizzazione e coordinamento tra i vari soggetti e le normative internazionali; 4)fidelizzazione dei consumatori e del mercato.

Si è proseguito con l’illustrazione delle attività che rendono la filiera olearia italiana la più sicura d’Europa operativamente svolte dai laboratori dell’Ispettorato della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF)presso il MIPAAF e dall’Agenzia Dogane e Monopòli. L’incontro si è concluso con una vivace tavola rotonda che ha visto tra gli esponenti del mondo dell’informazione locale e di settore, la “nostra” Avv. Marisa Cataldo la quale partecipando in rappresentanza di Filiera21 ha evidenziato l’utilità e la necessità della figura del giurista agroalimentare quale “intermediario” tra il produttore e gli organi di controllo , il quale pur sempre sotto l’ombrello normativo, presenziando alle diverse ispezioni ai quali i frantoiani  spesso sono sottoposti, può offrire tempestivamente la propria opera risolvendo e/o contestando gli eventuali rilievi ed evitare successivi contenziosi.

Al fine dell’intensa giornata di studio si è evidenziata la necessità ed l’urgenza di tutelare il patrimonio olivicolo come espressione del territorio e del tessuto economico da esso dipendente sia attraverso la lotta alle frodi e alle contraffazioni con la cooperazione di tutti i soggetti della filiera che implementando la crescita della cultura dell’olio attraverso una corretta informazione e comunicazione al consumatore che edotto migliorerà la sua capacità di scelta incrementando acquisti di qualità, premianti per i produttori seri e rispettosi delle norme e dell’ambiente. Ad maiora

Avv. Angela Quatela

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