Le misure per la tutela della filiera agroalimentare in tempi di Coronavirus

In questo periodo di emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19, la filiera agroalimentare ha – al cento per cento – garantito agli italiani di approvvigionarsi con i propri prodotti. Ma la crisi ha comunque investito il sistema agricolo, dal momento che, con il lockdown del Paese, i prodotti della filiera non hanno potuto, se non marginalmente, essere destinati all’esportazione oppure essere impiegati nel settore del turismo, a causa della chiusura delle strutture alberghiere e della ristorazione, che rappresentano il naturale sbocco commerciale agroalimentare.

Per sostenere il settore, il governo ha emanato, nel corso delle ultime settimane, una serie di provvedimenti finalizzati ad attenuare gli effetti economici negativi provocati dalla pandemia, prevedendo aiuti diretti e indiretti a favore delle imprese in generale e misure specifiche per il settore agricolo.

Nel dettaglio.

  • Il decreto Cura-Italia (DL 17 marzo 2020, n. 18) ha previsto l’attivazione degli ammortizzatori sociali anche per il settore agricoltura. L’art. 22 (Nuove disposizioni per la Cassa integrazione in deroga) consente ai datori di lavoro del settore privato, inclusi quelli agricoli e della pesca, di avvalersi della Cassa integrazione in deroga per gli operai a tempo determinato, già in forza a decorrere dal 23 febbraio 2020 ovvero per gli operai e impiegati agricoli a tempo indeterminato privi dei requisiti previsti per l’accesso alla Cassa integrazione Salariale Operai dell’Agricoltura (CISOA). L’attivazione della Cassa integrazione in deroga presuppone l’accordo, che può essere concluso anche telematicamente, delle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale.
  • L’art. 28 prevede l’erogazione di un’indennità a favore dei lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago. L’indennità di 600 euro per il mese di marzo è riconosciuta ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri non titolari di un trattamento pensionistico diretto e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della gestione separata.
  • Il bonus di 600 euro, per il mese di marzo, è riconosciuto anche a favore degli operai agricoli a tempo determinato, ai piccoli coloni e ai compartecipanti familiari non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo dipendente.
  • Il decreto ha previsto misure finalizzate a favorire la liquidità delle imprese: l’art. 56, in particolare, consente la sospensione, fino al prossimo 30 settembre, delle rate per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionate tramite il rilascio di cambiali agrarie.
  • E’ istituito il “Fondo per la promozione integrata” per la realizzazione, tra l’altro, di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19.
  • L’art. 78 prevede l’incremento (dal 50 al 70%) degli anticipi sui contributi PAC a favore degli agricoltori. Inoltre, per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza Codvid-19 e per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacultura, nello stato di previsione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, è istituito un Fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2020 per la copertura totale degli interessi passivi sui finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, per la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle medesime imprese, nonché per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca.
  • Un’ulteriore misura per il settore agricolo è contenuta nell’art. 105 che consente ai parenti di imprenditori agricoli fino al sesto grado di poter offrire prestazioni occasionali a titolo gratuito in azienda.
    Anche l’ISMEA, cioè l’istituto che si occupa dei servizi per il mercato agricolo alimentare, ha adottato alcuni provvedimenti straordinari per tutelare le imprese che hanno rapporti in corso con l’Istituto. In particolare, sono state adottate le seguenti misure economiche:
  1. Sospensione di tutte le rate dei mutui con scadenza nell’anno 2020. La quota capitale delle rate sospese potrà essere rimborsata nell’anno successivo a quello di conclusione di ciascun piano di ammortamento, mentre la quota interessi sarà consolidata nel debito residuo e ammortizzata per l’intera restante parte del piano.
  2. Esclusione del periodo compreso tra il 1° marzo e il 31 luglio 2020 dal computo della durata preammortamento dei piani di investimenti autorizzati dall’Istituto.
  3. Estensione automatica delle garanzie ISMEA su tutti i finanziamenti già garantiti per i quali viene richiesto l’allungamento della durata dei piani di ammortamento, senza oneri aggiuntivi per le imprese.
  4. Liquidazione delle spese sostenute dalle imprese per gli stati di avanzamento lavoro in modalità semplificata.
  5. Sospensione dei termini per la realizzazione dei piani aziendali i cui termini di scadenza risultano compresi tra il 1° marzo e il 31 luglio 2020.
  6. Sospensione sino al 31 luglio 2020 di tutte le attività di non performing e di attestazione ai sensi dell’art. 13, comma 4 bis, DL n. 193/2016.

Inoltre, al fine di garantire la più ampia partecipazione dei giovani ed evitare che le misure di contenimento dell’emergenza possano limitare l’accesso alle agevolazioni, l’Istituto ha posticipato:

  1. la pubblicazione del Bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura a data successiva al 31 luglio 2020.
  2. Il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per la vendita dei Terreni in Banca delle Terre al 31 maggio 2020.Il Governo ha, altresì, previsto disposizioni in materia di ritardi o inadempimenti contrattuali derivanti dall’attuazione delle misure di contenimento: in base all’art. 91 del decreto Cura-Italia, il rispetto delle misure di contenimento sarà valutata ai fini dell’esclusione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1218 e 1223 del codice civile, della responsabilità del debitore, anche relativamente all’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati ovvero omessi adempimenti. A tal fine, il 25 marzo 2020, il Ministero dello Sviluppo Economico ha disposto che le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, possano rilasciare, su richiesta delle imprese, una dichiarazione in lingua inglese sullo stato di emergenza epidemiologica da Covid–19 e sulle restrizioni imposte dalla legge italiana per il contenimento dell’epidemia.
    Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è intervenuto al fine di contrastare le pratiche commerciali sleali poste attuate ai danni di imprese agricole. A tal fine, gli operatori agricoli che ritengano di aver subito un comportamento sleale potranno denunciare ciò, avvalendosi del modulo predisposto dal Ministero, all’indirizzo dedicato praticheagricolesleali@politicheagricole.it.

Avv. Anna Del Giudice – cofondatrice di Filiera21 e Partner di Nexima – Società tra Avvocati [fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

Facebook
Twitter
LinkedIn