Mark Carney, Governatore della Banca d’Inghilterra e presidente della Financial Stability Board, fra i primi a segnalare il ruolo chiave della finanza sostenibile per salvare il pianeta dalla catastrofe climatica, ha affermato il principio secondo il quale:
“L’investimento sostenibile può generare un surplus di ritorni”. Secondo il Governatore della Banca d’Inghilterra per realizzare un effettivo investimento sostenibile bisogna rispettare 3 parametri: i) ambientale (es. investire su territori che siano sul piano ambientale tutelati e virtuosi: è antieconomico investire su territori sfruttati, a lungo andare gli stessi investimenti immobiliari sono destinati a perdere di valore); ii) sociale (es. rispetto dei lavoratori e delle regole del rispetto delle persone e della forza lavoro: conflitti industriali e sfruttamento dei lavoratori creano a lungo andare diseconomie che non fanno profitto perché creano conflitti); iii) della buona governance (es. un amministratore delegato deve essere di specchiata moralità e incarnare un modello eticamente ineccepibile: vale in termini di autorevolezza nelle relazioni e sulla fiducia che infonde negli interlocutori).
Oggi piace evidenziare che il mondo della Finanza ha iniziato a fare suoi questi principi declinandoli con strumenti bancari e finanziari avanzati e sofisticati che supportano il settore agroalimentare sempre più trainante e strategico per la nostra economia e quella internazionale.
Con decreto del MIPAAF pubblicato il 29.8 u.s., non più soltanto formaggi e prosciutti Dop ma il pegno rotativo è stato esteso a tutti i prodotti agricoli e alimentari a denominazione d’origine protetta e da indicazione geografica, compresi vini e liquori. Le imprese agroalimentari possono avere accesso al pegno, a decorrere dal giorno in cui le unità di prodotto sono stoccate nei locali di produzione, stagionatura, immagazzinamento.
Per le aziende è così possibile incassare subito il credito, mantenendo la disponibilità del bene, che può essere, a sua volta, sostituito, senza perderne il possesso, con altri, aventi le medesime caratteristiche. Resta da verificare l’applicazione pratica che gli Istituti di credito faranno di questo strumento atteso che sarà cruciale comprendere come si regoleranno sul prezzo del prodotto se verrà convenzionalmente fissato o sarà soggetto a variazioni, con importanti ricadute per il debitore pignoratizio.
Un importante Gruppo Bancario ha già messo in campo una nuova soluzione di Finanziamento che si chiama “Positive Loan” messa a disposizione delle aziende per coniugare lo sviluppo del business con la sostenibilità ambientale e sociale.
Il finanziamento, che ha in questo caso specifiche finalità green, è destinato a sostenere nuovi investimenti tecnici per aumentare l’efficienza e abbattere i consumi; è strettamente correlato all’impegno delle aziende beneficiarie del finanziamento per una costante riduzione del proprio impatto ambientale in linea con gli SDGs (Sustainability Development Goals) delle Nazioni Unite che ispirano la strategia di sviluppo della società. In particolare, è prevista la riduzione dello spread in ragione di un ulteriore abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra da parte del Gruppo nei prossimi cinque anni. Nel caso di un importante produttore di carni bianche marchigiano, questi ha ottenuto la riduzione del tasso di interesse dell’8%, laddove riesca a ridurre le emissioni di CO2 del 12% in sei anni e aumenti la quota di packaging ecologico.
Anche sul versante assicurativo un importante operatore internazionale ha emesso un prodotto teso a dare supporto alle aziende agroalimentari teso a coprire i rischi connessi “al trasporto della materia prima, al ciclo produttivo, alla fase di trasformazione del prodotto e al recall”.
Avv. Luigi Fino